mercoledì 21 dicembre 2016

LA VERITA' SUL CASO HARRY QUEBERT
di Joel Dicker  Bompiani



Due scrittori di successo, un’adolescente uccisa, un manoscritto sepolto….
Niente è come sembra in una comunità dove la menzogna è un’arte

  Recensione di  Liber Liber La Lettura di  Rosy Franzò & Piero Pirosa


<<Ho sempre avuto delle ossessioni! Il caso più emblematico è la scrittura…. e per   viverla appieno bisogna tramutarla in un’ossessione positiva>>. Così, ha risposto ai giornalisti, il giovane scrittore svizzero Joël Dicker , autore del best-seller, La verità sul caso Harry Quebert , edito da Bompiani. Il romanzo di Dicker  sta fra il noir , il poliziesco e il giallo deduttivo, pregno di mistero, di suspense . Tuttavia, è molto di più ! E’ romanzo   d’amore! Di un  amore <<proibito>>, con  chiari  riferimenti a “ Lolita” di Vladimir  Nabokov, noto ai più, per la trasposizione cinematografica di Stanley Kubrik. E’ un amore tragico, puro, senza facili oscenità, quasi shakespeariano. La trama intricata ma avvincente, mescola abilmente piani temporali e generi narrativi. E’ un gioco di scatole cinesi, un romanzo  nel romanzo. Un percorso a ostacoli, un intreccio di menzogne e verità,  tenuti insieme da uno stile che riesce a mantenere la propria coerenza, con tinte camaleonticamente ironiche, divertenti, tragiche, sensualmente intense ed eleganti. Colpi di scena, ritmo serrato, alternanza di voci e prospettive, gioco di analessi e prolessi, torbidi segreti, barlumi di realtà e apparenze….. non permettono al lettore di distogliere lo sguardo dal libro e di assumere, capitolo dopo capitolo, i panni del burbero Maigret di  Georges Simenon o  dell’eccentrico  Nero Wolfe  di  Rex Stout, immersi alla ricerca del colpevole, nelle fredde e fosche  atmosfere di Aurora,…..  nuova Twin Peaks.
Estate 1975. Nola Kellergan, un’adolescente, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere, è bloccato dalla “Sindrome della pagina bianca”. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e mentore Harry Quebert,  viene accusato di avere ucciso la giovane Nola. Il cadavere della ragazza viene ritrovato nel giardino della sua villa . Convinto dell’innocenza di Harry, Marcus abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta, dopo oltre trent’anni, deve dare risposta a una domanda, chi ha ucciso Nola Kellergan? 
 L'autore, all’inizio di ogni capitolo,  inserisce uno scambio di battute tra Harry e Marcus, sull'arte della scrittura. Tra questi, cattura l’attenzione il seguente: <<E vedrai, Marcus: qualcuno vorrà farti credere che i libri hanno a che fare con le parole, ma è falso, in realtà, hanno a che fare con le persone>>. Niente di più vero! La narrativa è una partita a due……, fra due persone, lo scrittore  e il lettore.







Nessun commento:

Posta un commento